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Raffaello e Orfeo

  

 

 

s.anselmo

 

All'angolo sud-ovest della piazza dei Cavalieri di Malta c'è la chiesa benedettina di S.Anselmo (nella foto in alto), dedicata, ai primi del '900, al santo arcivescovo di Canterbury. Il complesso costituisce uno dei più imponenti esempi neoromanici realizzati a Roma verso la fine dell'Ottocento. Fu commissionato dall'ordine dei Benedettini che, accogliendo l'invito di Leone XIII a far rinascere gli studi cattolici, istituì il seminario internazionale benedettino. Il progetto fu curato dall'abate belga Ildebrando de Hemptinne, primate dell'ordine, coadiuvato da Francesco Vespignani. I lavori, iniziati nel 1893, terminarono nel 1900. All'interno del collegio si susseguono due chiostri che hanno un portico in comune. Realizzati in laterizi a vista, sono entrambi di forma quadrata, con cinque arcate per lato sorrette da robusti pilastri. I cortili interni sono tenuti a giardino, al cui centro sono poste fontane (nella foto a lato). L'interno è a tre navate, spartite da colonne di granito e soffitto a capriate, le absidi sono decorate a mosaico; la navata centrale costituisce il coro dei monaci. La chiesa sorge sui resti di una ricca domus, da cui proviene uno splendido mosaico, visibile nel monastero, raffigurante Scene del mito di Orfeo (II-III secolo d.C.). La chiesa è molto nota per la suggestione dei canti gregoriani interpretati dai loro cori. Il monastero ha ospitato il Dalai Lama durante la sua visita a Roma.

 

 

Sala mito di orfeo museo leone vercelli

 

La parte inferiore della parete presenta una decorazione a finti clipei e rosoni. La zona superiore è occupata invece da un alto fregio monocromo raffigurante le storie di Orfeo che ammansisce le Erinni col suono della lira
 

Il mosaico romano (particolare a sinistra) presente all'interno dell'edificio del dipartimento di Chimica dell'Università di Perugia (~5x10 metri) fu costruito nel II secolo e costituiva la pavimentazione delle terme pubbliche.

Fu scoperto nel 1875, 7 metri al di sotto del livello del suolo e al tempo fu costruito un piccolo edificio per proteggerlo.

Quando fu costruito il Dipartimento di Chimica dell'Università nel 1965 il mosaico fu incorporato nel nuovo edificio.

Il mosaico rappresenta il mito di Orfeo, che incanta gli animali con il fascino della sua musica. Dei 40 animali raffigurati nel mosaico, alcuni sono comuni (cavalli, cani, ...) ed altri esotici (rinoceronti, elefanti).

Mosaici simili furono costruiti in quel periodo anche in Tunisia, Spagna e Grecia.

Il mosaico romano (particolare a sinistra) presente all'interno dell'edificio del dipartimento di Chimica dell'Università di Perugia (~5x10 metri) fu costruito nel II secolo e costituiva la pavimentazione delle terme pubbliche.

Fu scoperto nel 1875, 7 metri al di sotto del livello del suolo e al tempo fu costruito un piccolo edificio per proteggerlo.

Quando fu costruito il Dipartimento di Chimica dell'Università nel 1965 il mosaico fu incorporato nel nuovo edificio.

Il mosaico rappresenta il mito di Orfeo, che incanta gli animali con il fascino della sua musica. Dei 40 animali raffigurati nel mosaico, alcuni sono comuni (cavalli, cani, ...) ed altri esotici (rinoceronti, elefanti).

Mosaici simili furono costruiti in quel periodo anche in Tunisia, Spagna e Grecia.