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Su Principali film La città incantata Al di là dei sogni L'Orfeo a fumetti Monteverdi in dvd
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MONTEVERDI
IN DVD
E’ solo dopo il 1650 che il termine Opera entra a
far parte del lessico abituale per indicare una composizione teatrale musicale.
Fino a quel momento si parlava solo di “dramma per musica” o “favola in
musica”. Ed è appunto una “favola in musica” L’Orfeo di Claudio
Monteverdi (1567-1643) che vede la luce a Mantova nel 1607. Oggi L’Orfeo è
comunemente citato come riferimento storico per individuare il primo autentico
capolavoro del Teatro d’Opera, trovandosi in esso la prima, perfetta sintesi
di azione drammatica, canto, orchestrazione e testi.
Concepito per essere rappresentato di fronte a una ristretta cerchia di nobili e
di persone colte facenti parte della corte di del duca Vincenzo I Gonzaga,
L’Orfeo nasce come lavoro fine a se stesso, cioè non vincolato a
ricorrenze
esterne come feste o celebrazioni; ciò permette a Monteverdi di muoversi in
perfetta libertà, nell’ambito di un esercizio accademico per dare vita a
quella che, nelle intenzioni dell’autore, potrebbe essere una nuova forma
musicale. Sappiamo che la prima esecuzione, avvenuta il 24 febbraio in piccola
sala del Palazzo ducale di Mantova di fronte ai membri dell’Accademia degli
Invaghiti, era stata preceduta da meticolosi preparativi ed era pure stato
stampato e distribuito il libretto in modo che gli spettatori potessero
agevolmente seguire il testo durante la rappresentazione.
Il mito di Orfeo è adattato alle esigenze e al gusto dell’epoca. Nelle fonti
greche non esiste un lieto fine e, nelle Metamorfosi, Ovidio racconta che Orfeo,
di fronte alla perdita definitiva di Euridice, abbandonò ogni interesse per le
donne e rivolse le proprie attenzioni agli uomini: perciò fu punito, sbranato
dalle baccanti. Nell’opera di Monteverdi, Orfeo riceve invece il dono
dell’immortalità da Apollo, ma il privilegio è un riconoscimento per la sua
arte mentre come sposo gli tocca la stessa sorte degli altri uomini. Autore del
libretto è Alessandro Striggio il giovane, che non tiene conto dell’Euridice
fiorentina e si basa, invece, sulla “Fabula d’Orfeo” di Angelo Poliziano,
vecchia di oltre cent’anni. L’Euridice di Jacopo Peri, pur di pochi anni
antecedente, è essenzialmente una serie di recitativi, mentre L’Orfeo
presenta l’alternanza di arie con monologhi in stile recitativo e l’intera
opera ha un effetto di grande naturalezza a dispetto della struttura rigidamente
simmetrica.
Sotto il profilo del canto, in un’epoca in cui si verifica l’evoluzione del
“favellar in musica”, l’esibizione solistica assume un ruolo fondamentale
per dare rilievo al personaggio (si gettano le basi del belcanto italiano) e
Monteverdi utilizza all’interno della composizione i tre tipi di canto in
voga: il “cantar parsaggiato” (con coloriture virtuosistiche), il “cantar
sodo” (canto semplice, lineare) e il “cantar d’affetto” (il canto
espressivo, caratterizzato dalla dinamica e dal contrasto).
Una funzione drammatica è attribuita anche agli strumenti in base alle loro
caratteristiche: i flauti dritti, gli archi e gli strumenti a pizzico creano
l’atmosfera bucolica, accompagnano i toni elegiaci; gli ottoni, i cornetti
(sorta di trombe di legno) e il regale (piccolo strumento a tasto con funzione
di bordone) dipingono il regno degli inferi. Quanto all’organizzazione della
strumentazione, si trovano poche indicazioni sulla partitura e viene lasciata
grande libertà agli interpreti. L’Orfeo si può rappresentare efficacemente
sia con 10 sia con 40 strumenti.
IL DVD
L’edizione dell’Orfeo in DVD era attesa con interesse, visto il successo
raccolto da Savall nel corso delle rappresentazioni europee. Il dischetto, in
effetti, non tradisce le aspettative. Il video è di ottima qualità, ripreso in
16:9 anamorfico, ottimi i colori e la definizione e le tracce audio sono
anch’esse di qualità molto elevata: c’è l’obbligatorio (secondo noi) PCM
stereo non compresso e una seconda traccia multicanale in DTS. Il mix perfetto
per godersi quest’opera, a nostro avviso, è l’audio stereo riprodotto da un
buon impianto tradizionale e un’immagine su grande schermo affidata a un
videoproiettore: così ci si porta davvero in casa un po’ di teatro.
L’opera si apre con la celeberrima toccata (pagina di musica quasi
universalmente conosciuta) e con la telecamera che, dal fondo della platea,
segue il direttore d’orchestra che si avvia verso il podio. Il costume di
Savall, così come quello degli orchestrali, è stato realizzato prendendo
spunto da un quadro in cui si vede ritratto Monteverdi in occasione della
rappresentazione della sua opera a Mantova. Anche la strumentazione rispecchia
il carattere filologico della rappresentazione, con il rispetto delle sonorità
affidate agli strumenti antichi. I costumi sono molto curati, le scene create
con gusto per rendere nel migliore dei modi i caratteri della favola bucolica
seicentesca. Belle e di grande effetto le coreografie che, nell’Orfeo, non
sono affatto accessorie e dunque meritano un’attenzione particolare.
Sul fronte del canto, il cast è promosso a pieni voti. Orfeo è il perno
attorno al quale ruotano personaggi e situazioni, è in scena praticamente
dall’inizio alla fine e la performance di Furio Zanasi ci regala oltre due ore
di grande qualità, confortata dagli altri personaggi che si alternano al suo
fianco, dai pastori a Caronte, da Euridice a Plutone. Unico neo, la dizione non
proprio impeccabile della Musica (Montserrat Figueras).
Tutto bene, dunque? Quasi: questa edizione dell’Orfeo avrebbe potuto essere il
prototipo dell’Opera in DVD, ci sono perfino alcuni extra, ma vi è anche una
lacuna imperdonabile: fra i sottotitoli manca l’italiano e non ci sembra
esercizio di provincialismo il pretendere che un’Opera venga accompagnata dal
suo libretto in lingua originale, tanto più che la scelta non è imposta da
mancanza di spazio sul disco (nel caso sarebbe stato meglio intervenire sui
contenuti extra); a ciò si aggiunga che il testo di Striggio il giovane ha
anche un suo valore letterario e il disappunto per la mancanza del testo
originale è amplificato dall’elevata qualità complessiva dell’edizione.
Claudio
Monteverdi
L’ORFEO
(1 DVD Video)
Direttore Jordi Savall
Interpreti Montserrat Figueras La Musica
Furio Zanasi Orfeo
Arianna Savall Euridice
Sara Mingardi Messaggiera
Cucile van de Sant Speranza
Antonio Abete Caronte
Adriana Frenàndez Proserpina
Fulvio Bettini Apollo
Mercedes Hernàndez Ninfa
Marìlia Vargas Eco
Gerd Turk Pastori (e spiriti)
Francesc Garrigosa
Carlos Mena
Ivàn Garcia
Regia Gilbert Deflo
Scenografia Williams Orlandi
Regia televisiva Brian Large
Formato
Video PAL 16:9
Formato Audio Stereo PCM, DTS 5.1
Durata 140’
Sottitoli Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo
Region Code All
Registrazione
Gran Teatre del Liceu, Barcellona 2002
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