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di Teresa Nastri
A un famoso convegno internazionale di Poesia si
incontrarono per la prima volta esperti di tutto il pianeta e per
cinque giorni esposero discussero valutarono teorie diverse - spesso,
fra loro contraddittorie. La Poesia fu misurata pesata analizzata. Se
ne sondarono gli abissi, se ne scalarono le vette. Fu deciso che il
mondo aveva ancora bisogno di Poesia, come una donna di belletti e
profumi, come un fiore della sua corolla e gli angeli delle ali. Quando
finalmente tutti gli argomenti furono esauriti e gli oratori già si
preparavano a recarsi n massa nell'apposita ala per i brindisi di
circostanza, chiese la parola una giovane che nessuno aveva notato fino
a quel momento. Il suo aspetto era dimesso il colorito pallido, ma la
voce era chiara e capace a vasta sala. Ed essa parlò, ma le sue parole
si persero nello scricchiolio delle sedie smosse, dei passi affrettati
in direzione della buvette, nei mormorii che si scambiavano i
convenuti, ancora sotto l'effetti dell'emozione per le mirabili cose
dette e udite. Fu così che, quando la poesia tacque, nessuno si accorse
neppure che essa aveva parlato, dato che era intervenuta senza le
debite presentazioni.
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