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A. Carrino (a cura di) L’Europa e il futuro della politica, Società libera, Roma 2002 di Clementina Gily La serie di lavori pubblicati da “Società libera” merita attenzione per l’interesse della collana. Il presente testo è di particolare interesse in questo numero della rivista per la sua attenzione al tema che in questo e nei prossimi volumi viene posto al centro dell’interesse, cioè il tema dell’Europa. Si tratta di una serie di interventi che furono protagonisti di un Convegno tenuto all’Aula Magna dell’Università di Napoli, con la partecipazione di illustri docenti delle diverse materie. Il panorama complessivo così traccia una linea di interpretazione delle cose d’Europa di interesse assolutamente centrale. Tre le sezioni di competenza, su cui torneremo in forma di schede nel prossimo numero per fornire gli elementi d’informazione ivi compresi nelle grandi linee, così da indirizzare gli studiosi verso l’approfondimento loro più utile; ma anche per consentire una divulgazione di elementi a chi, dotato di coscienza politica europea, può giovarsi di una esposizione piana e breve. Consistono di una direzione di approfondimento sulla realtà giuridica della nuova Europa, dal già fatto al da farsi, alla relazione con i Diritti umani (Vincenzo Caianiello, Antonio Gambino, Hasso Hofmann, Andrea Manzella, Claudio Rossano, Ingolf Pernice). Una seconda direzione che invece osserva i rapporti tra Tecnocrazia e democrazia: oltre la destra e la sinistra? (Giuseppe Tedeschi, Alain de Benoist, Claudio Martinelli, Pasquale Pasquino, Roberto Racinaro). Una terza direzione invece sul mercato globale, federalismo ed economia (Pietro Barcellona, Enrico Cisnetto, Giuseppe Duso, Claudio Finzi, Peter Pernthaler). Vincenzo Olita presenta il libro spiegando come tali direzioni siano frutto di una scelta appropriata che dà il carattere di Società libera, nata dalla fine delle ideologie e dal bisogno di “interrogarsi sui diversi aspetti che caratterizzano questa fase della politica europea… in conclusione voglio sintetizzare lo spirito che ha animato l’ideazione di questo convegno attraverso le parole di Ralph Dahrendorf: “la libertà ha bisogno di cambiamento, di innovazione e di un certo spirito di intraprendenza; la rigidità, il ristagno, la sclerosi sono nemici della libertà”. Giusto perciò che l’inizio non prenda ancora la direzione degli approfondimenti specifici per cimentarsi con il tema di fondo della “Idea d’Europa, idea di libertà” di Tullio D’Aponte, che ricordando l’importanza che ebbe il tema per i nostri autori di Nord e Sud, Compagna in testa, evidenzia come oggi l’Europa si trovi di fronte al problema della democrazie e del corretto sviluppo non solo, come sempre nelle aree meridionale, ma soprattutto forse nei suoi gangli vitali, insidiata com’è dal calo demografico. Agostino Carrino, organizzatore del Convegno, mostra la logica interna degli interventi, sollecitati dalla domanda politica su quale sia il futuro dell’Europa da un punto di vista unitario: prevarrà la dimensione tecnocratica corrodendo lo spazio autonomo del politico? le vecchie grandi categorie di destra e sinistra sono sufficienti per consentire l’identificazione al cittadino europeo? riuscirà l’Europa a proporre una propria visione sulla globalizzazione? Questi i grandi temi proposti agli illustri relatori, che vi illustreremo nelle prossime puntate.
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