Wolf Periodico di comunicazione, filosofia, politica | ||||||||
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di Giovanna Annunziata
La seconda ristampa del volume di Samuel P. Huntington «Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale»[1] usciva nelle librerie di tutto il mondo nel settembre 2001 e non a caso: la tesi dello studioso americano, infatti, apparsa per la prima volta nel 1993 in un saggio pubblicato sulla rivista «Foreign Affairs», aveva tragicamente prefigurato quello scontro tra civiltà che ha portato agli avvenimenti dell11 settembre ed al conseguente attacco mosso dagli Stati Uniti al cuore del fondamentalismo islamico in Afghanistan. Già allepoca, le idee dello studioso americano avevano assai impressionato lopinione pubblica internazionale ed acceso un dibattito intenso intorno allipotesi che non fosse più né lideologia né il sistema economico bensì lidentità culturale a determinare i conflitti nel mondo globalizzato dellera post-Guerra fredda. Numerosi articoli sui maggiori quotidiani esistenti celebrano in questi mesi la giustezza di questa teoria. Dunque un libro, quello di Huntington, scientificamente valido in quanto, in qualche maniera, gli eventi hanno convalidato le ipotesi di studio avanzate dallautore, ma soprattutto un lavoro che rivela lo sforzo continuo di verificare costantemente la teoria sul campo, di rivedere gli errori e modificare, se necessario, gli assunti di partenza qualora la storia lo imponga con i suoi rivolgimenti, talvolta inattesi, lattenzione ai piccoli come ai grandi avvenimenti che mutano lorizzonte geopolitico, alle guerre come alle manifestazioni di piazza, ai governi dei grandi e alle rivolte dei deboli, ai partiti politici come ai cittadini comuni.
Nella Prefazione è lo stesso autore a definire lapproccio metodologico utilizzato improntato alla cautela nellavanzare le ipotesi di ricerca, teso a definire categorie interpretative piuttosto che fornire risposte certe in un ambito di studi complesso e mutevole come quello delle relazioni internazionali che, in rapidissima evoluzione, rifiuta oggi più che mai qualsiasi determinazione che abbia ambizioni definitive nonché qualsiasi sistematizzazione. «Questo libro» si legge allinizio «non vuole essere uno studio di scienze sociali, quanto piuttosto uninterpretazione dellevoluzione mostrata dalla politica internazionale nellepoca post-Guerra fredda. Intende presentare un modello interpretativo dello scenario politico mondiale che risulti valido per gli studiosi e utile per i politici [ ] Inoltre, nessun modello è valido per leternità. Se un approccio interpretativo di questo tipo, basato cioè sullo studio delle civiltà, può risultare utile per comprendere la politica internazionale a cavallo tra XX e XXI secolo, ciò non significa che lo sarebbe stato a metà XX secolo o che debba continuare ad esserlo a metà del XXI». Il libro si articola in cinque parti fondamentali in cui lautore elabora, in una forma che è sempre discorsiva, i corollari alla sua tesi principale arricchiti da cartine geopolitiche e spiegati attraverso esempi semplici e comprensibili: queste caratteristiche fanno del volume un ottimo manuale ad uso delle facoltà di scienze politiche. La prima e la seconda parte esplorano lattuale scenario politico mondiale trasformato da bipolare in multipolare ed il conseguente mutamento dei rapporti tra la civiltà occidentale e le civiltà non occidentali, il calo dellinfluenza dellOccidente sullo scenario politico mondiale e la nuova ondata di orgoglio nazionale che ha attraversato, negli anni Novanta, moltissimi paesi; nella terza parte Huntington analizza lemersione di un nuovo ordine mondiale è questo il nucleo centrale della sua riflessione - fondato sul concetto di «civiltà»; nella quarta vengono esaminati i principali conflitti tra civiltà, le guerre tribali e di faglia che affliggono il mondo; infine, nella quinta parte lautore azzarda una previsione sul futuro delle civiltà immaginando una serie di possibili scenari definiti attraverso gli elementi emersi dalla pluriennale ricerca svolta ed offrendo al mondo scientifico alcuni tra i modelli interpretativi che si sono mostrati più validi e aderenti alla realtà odierna.
[1] Il volume frutto di studi pluriennali dellautore allinterno di un progetto con il John M. Olin Institute for Strategic Studies e col Center for International Affairs di Harvard - esce nel 1996 negli Usa col titolo «The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order». In Italia è pubblicato da Garzanti nel 1997. Nella versione attuale nella collana Gli Elefanti di Garzanti la prima edizione è del maggio 2000.
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