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Nuova Rivista Cimmeria

 Filosofia Italiana

 

di Antonio Alosco

 

Nel Convegno di Montecatini  del 7-8 giugno scorso dell’Unione Democratica si sono poste le basi per la rinascita del Partito d’Azione. Il movimento ha aggiunto infatti alla sua denominazione  il sottotitolo  significativo “d’Azione Europea”.

L’Unione Democratica - Movimento d’Azione Europea costituisce pertanto il primo passo per la realizzazione di quel progetto politico che il suo leader, Antonio Maccanico (coadiuvato da personalità di prestigio quali Giorgio Benvenuto, attualmente Presidente  della Commissione Finanze della camera  dei Deputati e Willer Bordon, sottosegretario alla Cultura del governo Prodi)  ha intenzione di attuare, quello della rinascita del  Partito  d’Azione.

Non senza significato a Montecatini ha portato il suo indirizzo di saluto il movimento di “Giustizia e Libertà”, operante già da qualche anno ed erede diretto del Partito d’Azione. Antonio Maccanico, Ministro delle Poste e Telecomunicazioni nonché precedentemente incaricato alla Presidenza del Consiglio, già  Segretario  Generale della Camera dei Deputati e della Presidenza della Repubblica con Sandro Pertini, ha militato da giovanissimo nel  Pd’A nella natia Avellino - dove presiede attualmente il Centro Dorso -  ed è nipote di uno dei più autorevoli  fondatori del partito, Adolfo Tino.

Il PdA, nato nel 1942 al Convegno clandestino di Firenze con un programma di democrazia avanzata  che si rifaceva in buona misura a quello del  movimento di Giustizia e Libertà , fondato a Parigi nel  1929 da Carlo Rosselli , Emilio Lussu , Alberto Tarchiani ed altri, ha svolto un ruolo molto importante nella recente storia d’Italia. Nella lotta partigiana le brigate di “Giustizia e Libertà” sono state quelle che, dopo le Garibaldi - di ispirazione comunista , hanno dato il maggiore apporto alla resistenza. Il Partito,  inoltre, pur nelle sue divisioni interne, tra l’ala socialista rappresentata da Lussu , De Martino ed altri, e quella liberaldemocratica con alla testa Ugo la Malfa e Ferruccio Parri, contribuì notevolmente alla nascita della Repubblica, consegnando, all’atto del suo scioglimento nel 1947- la maggioranza confluì nel PSI - una bandiera immacolata ai militanti della Sinistra, senza contaminazioni di tipo stalinista o di  compromessi degeneri.

Si è più volte scritto - da parte degli storici - a proposito di questo partito di “fenomeno carsico“ , nel senso che quell’esperienza in cui si fondevano impegno politico - culturale e rigore morale, ha segnato anche l’attività successiva di molti aderenti di spicco - il fior fiore della cultura italiana -, determinandone l’azione politica in senso rigoroso e coerente negli anni avvenire nei partiti e nella direzione dei gangli vitali della Nazione.

Il fiume carsico dell’azionismo è riaffiorato nei momenti decisivi della storia del nostro paese. Esso quindi in questa contingenza politica coeva - in cui si naviga a vista - si appresta a splendere alla luce del sole con maggiore nitidezza, dando - ne siamo certi - un contributo critico nell’ambito dell’Ulivo, di cui si avverte il bisogno, ed importante alla fondazione della Seconda Repubblica