di Redazione
Un augurio corale di fine belligeranza mediatica e no.
Abbiamo infine sentito Volga Volga da tutti i monitor. Quanti nostalgici di Baffone-Baffino meditano su Trump e sulle sue accuse all’Europa? cambierà qualcosa sul fronte sinistro? Finalmente la conversione al populismo, dopo tanto parlare di democrazia PER il popolo…
Finalmente cessa la diversità, il Parlamento in soffitta, luogo di espedienti e furti… invano combatterono dalla Magna Charta in poi i secoli d’Europa illuminista… i risorgimentali della costituzione… Mazzini e Garibaldi insieme…
Tutti populisti: Tutti? E chi lo sa, visto che ai giornalisti ormai si parla o no a seconda che siano amici o no. Che li si licenzia apertamente se non osannano il potere. Ma non si è sempre fatto? Si replica. Certo, ma di nascosto: solo così fu possibile il Watergate. Licenziare chi scrive le sue idee è negazione della libera stampa e del pensiero politico occidentale. La libera stampa… ma esiste? In RAI e fuori il lettore attento stenta a vedere differenze, solo all’estero si trovano scritture non conformiste all’italiana… le testate sono tutte qualunquiste e parlano sempre più di balene e pinguini, di televisione e grandi fratelli… e che volete, con questi politici? Nulla di più falso dei talk show con silenziatore – invece che ‘moderatore’.
Certo tutti i qualunquisti, come si chiamavano una volta, rialzano la testa con orgoglio. Finalmente vince l’incultura. A morte chi pensa diverso. Solo i diversamente abili con BES attestata da ASL avrà diritto di voto e di parola – sempre se dimostra di seguire e non pensare.
Allora… questo è luglio. E poi c’è agosto. È diventato un dovere pesante il ‘diritto di voto’, per un liberale. Tra tutti i liberali non c’è protesta sulla perdita della libertà di stampa, Mieli fa la storia facendo leggere trattati alle ochette, ognuno trova la sua scusa per negare la cialtroneria della stampa urlata. Montanelli, quali eredi formasti?!? La libertà si ha o no; nella terra di Giordano Bruno e di Gian Battista Vico, non resta che studiare per tempi migliori: la cultura non tradisce mai. Bene, il sole oscurato della libertà tornerà coi suoi lumi anche senza partito, movimento o ministro.
Ora a luglio e agosto conviene far cessare la guerra, mentre coloro tramano sulle barche e sui banchi. Decidere cosa fare per realizzare la decisione già presa dalla redazione di wolf: coltivare la cultura e i saperi discutendo tra vecchie giovani, parole brevi e lunghe, immagini allegre e in tono coi testi…
Un’agorà d’oggi.
Buone vacanze già da ora, ma l’appuntamento è al prossimo numero, cioè il 14. Eviteremo quest’anno di fare numeri doppi e tripli… anche la cultura è un impegno serio.
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