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Estetica e Musica. Alcuni temi (1)

di Vincenzo Curion

La conoscenza del sensibile.

Quando A. Baumgarten nel 1735 adotta per la prima volta il termine estetica, partendo da considerazioni sulla filosofia leibniziana, per la quale “la bellezza è il grado più alto della conoscenza sensibile, ancora ‘confusa’, per quanto non più ‘oscura’ come la mera sensazione, ma già ‘chiara’, sebbene non ancora ‘distinta’ come la conoscenza intellettiva”; egli sottolinea che si tratta pur sempre di una conoscenza sensibile. Nelle Meditatione philosophicae de nonnullis ad poëma pertinentibus, il filosofo tedesco muove dalla considerazione che, così come esiste una scienza dei contenuti intellettuali, la logica, allo stesso modo dovrebbe esistere una scienza dei dati sensibili della conoscenza, che andrebbe chiamata estetica.

“Si può chiamare aisthetiké (sottintendendo episteme) la disciplina che studia le sensazioni (táaisthetá) in modo simmetrico a quel che la logica (logiké episteme) fa con gli aspetti intellettuali e razionali (tánoetá)”.

Ricollegandosi a Leibniz, Baumgarten sottolinea che la conoscenza progredisce non solo attraverso le idee chiare e distinte fornite dall’intelletto, ma anche attraverso gli stimoli forniti dalle sensazioni. Nella sua visione, non c’è una contrapposizione radicale fra sensibilità e intelletto. Tra il sensibile e l’intellettuale-razionale c’è piuttosto un percorso ascendente, “così come si transita dal buio della notte alla luce del giorno con il progressivo diffondersi della luce dell’aurora”. Continue reading “Estetica e Musica. Alcuni temi (1)”

Un’immagine, mille storie. Donne – Il diritto di contare

di Vincenzo Curion

Il diritto di contare (Hidden Figures) è un film statunitense del 2016 diretto da Theodore Melfi. Basato sul libro di Margot Lee Shetterly, “Hidden Figures: The Story of the African-American Women Who Helped Win the Space Race”, che copre un periodo di circa trent’anni, la pellicola è quasi interamente ambientato tra il 1961 e il 1962. Racconta la storia vera di Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre delle menti più geniali dei loro tempi, che lavorarono alla NASA come calcolatrici e parteciparono ai programmi Freedom 7, Mercury e alla missione Apollo 11, la missione spaziale che per prima portò gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla luna, il 20 luglio 1969.

Uscito in Italia l’otto marzo 2017, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la storia è ambientata nella Virginia segregazionista degli anni Sessanta, dove la legge non permette ai neri di vivere insieme ai bianchi. Uffici, toilette, mense, sale d’attesa, bus sono rigorosamente separati. Da una parte ci sono i bianchi, dall’altra i neri. Continue reading “Un’immagine, mille storie. Donne – Il diritto di contare”