di Adolfo Giuliani
Non per essere catastrofico, ma solo per dire dove stiamo andando.
Questa è solo una fotografia del grave momento che viviamo. Alcune cose già le ho scritte e dette altre volte, da venti anni, ma io, e tutti noi del Movimento esasperatista, continueremo a ripeterle sempre. L’ambiente è malato: l’aria è diventata irrespirabile, il mare è ormai una pattumiera di plastica e di spazzatura ed anche la pioggia non è più la stessa.
Non sappiamo più cosa mangiamo perché tutto quello che mangiamo ha una natura diversa dal passato. La spazzatura e i veleni che abbiamo riversato nell’ambiente, infatti, ci ritornano sulle nostre tavole, con prevedibili e nefaste conseguenze nel nostro organismo. Il sistema alimentare è cambiato ed è al limite della tolleranza, ma continuando così, subirà sicuramente modifiche con effetti sconosciuti.
Non va meglio con l’acqua: non sappiamo più cosa beviamo. A ritmo quotidiano, ormai, le falde acquifere vengono contaminate da sostanze inquinanti provenienti da scarichi industriali e domestici. E cosa accadrà all’umanità? Certamente ci aspetta un futuro incerto e già compromesso, come ampiamente attestato da verifiche e studi effettuati dal mondo scientifico. Le future generazioni sicuramente non vivranno una vita sicura e serena, pagheranno un prezzo molto alto, per la triste eredità che lasciamo. Per questo l’uomo ha il dovere di correre ai ripari, con la speranza che si faccia qualcosa presto, veramente e seriamente, e non solo a chiacchiere, perché non si può più aspettare, per tentare di riparare i danni esistenti o, per lo meno, di fermarsi per non provocarne altri.
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