STANCO

di Massimo Luongo

Stanche,

Le gambe mi chiesero il riposo,

sfinite dal sostenere il peso

di questa mente ostinata

a pensare l’impensabile

e degli occhi distrutti

a vedere l’invisibile.

Stanco,

Trovai un albero infruttuoso

a ridosso del lungo passato,

là decisi di abbandonarmi

e nascondermi alla storia,

a me stesso, al mio Dio;

Ma presto mi raggiunse

un soffio di vento.

Stanco gli dissi:

-“Tu chi sei? Cosa puoi chiedermi?

Guardami, sono solo un artista”;

Rispose:-“Io sono ciò che sono

e resterò: ‘L’amore che ama’,

che ti chiede da sempre

d’imparare ad amare

per essere amato”.

W Luongo IL SENSO DEL SACRO 2019 – Stanco