di Redazione |
<<In tre appuntamenti alla Libreria Treves, sotto il colonnato di Piazza Plebiscito, uno già tenuto l’8 aprile, uno il 20 maggio, il terzo il 16 giugno, si costruisce il progetto OSCOM per il 2008-9, per il prossimo inverno. CampaniaMaze, il Labirinto Campania, diventa lo spazio per la creatività napoletana, per raccontarlo a quelli di fuori e a quelli di dentro, per manifestare la volontà forte della società civile di dimostrare la propria consistenza, la propria solidità, contro l’immagine negativa di Napoli e della Campania. Labyrinth è fatto per perdersi Maze (nei giardini) è fatto per trovarsi.
Nasce da una polemica con l’immagine di Napoli offensiva, nasce il progetto CAMPANIAMAZE, nell’ambito della ricerca OSCOM (OsservatoriodicomunicazioneFedericoSecondo), di cui questo giornale è organo di stampa (edito dall’Associazione Bloomsbury, oggi da Graus). Punto di fondazione, la mostra evento anche io sono napoletano. Gli artisti daranno opere per L’ASTA AL COLOSIMO “UN DONO PER UN DONO”, per l’acquisto di tiflodidattica, l’informatica per non vedenti. L’Associazione infatti organizza anche i progetti di formazione estetica di OSCOM, che elabora teorie e modelli nei convegni universitari di ricerca didattica a Napoli, Salerno, Suor Orsola Benincasa.>>
CAMPANIAMAZE si modella sul progetto di qualità totale nell’industria conosciuto come metodo Toyota, che opera delineando la visione organica del prodotto. Come un uomo in salute sta bene se niente eccede la misura – neanche in positivo – così è degli ambienti di produzione. Definirla è l’arte cui tende il metodo, cercando l’ottimizzazione progressiva con analisi ripetute e modelli motivanti. Già nell’industria, occorre perciò affiancare alla competenza industriale la didattica e la mediazione, che ha specializzato un campo autonomo dalla pedagogia, dalla psicologia, dalla sociologia: il coaching ha una metodologia rigorosa ma si giudica dal prodotto, come nei campi di calcio. Se si ristabilisce l’ecologia dell’ambiente, e c’è soddisfazione del prodotto, si decreta il successo di un percorso. La comunicazione formativa responsabile che opera nella scuola ha in questo progetto la possibilità di sviluppare nuovi paradigmi, nel mondo della velocità.
Il LABIRINTO CAMPANIA può diventare MAZE se accompagna all’educazione, in specie a quella ai beni culturali, la capacità di produrre prodotti per il turismo e le guide narrate per la città.
Ma ognuno fa il suo, secondo la sua competenza, l’università organizza i convegni sulla formazione estetica, le associazioni attuano i modelli elaborati in sperimentazioni in intesa con docenti e dirigenti degli Istituti di Formazione. Un aggancio al turismo, specie nel settore scolastico, è il volano di cui si parla, rivolto ai cittadini di buone volontà che dicono con gli artisti
ANCHE IO SONO NAPOLETANO
L’elemento di punta della ricerca, ora che sono stati elaborati convincenti modelli di formazione estetica, è adattarli ai diversamente abili, da coinvolgere negli studi e nei viaggi di istruzione.
W Editoriale 8-16 OSCOM – CAMPANIA MAZE 2008-2016, i primi otto anni
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