di Alessandro Savy |
Međugorje (pronuncia croata e bosniaca [ˈmɛdʑu.ɡɔːrjɛ]), scritto anche Medjugorje, è una piccola località del comune di Čitluk, in Bosnia ed Erzegovina.
Il termine Međugorje è un nome scomponibile in među e gorje, ovvero zona tra le colline: il Podbro ed il Križevac.
Questa località è diventata celebre nel mondo perché, il 24 giugno del 1981, giorno della festa di San Giovanni Battista, Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo (che allora avevano tra 10 e 16 anni, hanno visto per la prima volta la Madonna; oggi sono tutti adulti, padri e madri di famiglia) affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria, che si presenterebbe con il titolo di “Regina della Pace” (Kraljica Mira). Per questo motivo Međugorje è divenuta oggi una famosa meta di numerosi pellegrinaggi.
Bisogna premettere che nel 1981 la Bosnia-Erzegovina apparteneva alla Repubblica socialista Federale di Jugoslavia guidata da una Dittatura comunista. Verso la metà di luglio 1981 un ragazzo pubblicò un articolo su un giornale di Zagabria, che raccontava i fatti di Međugorje, facendo conoscere questa storia anche all’estero, perché fu ripresa anche da altri giornali. Ciò attirò diversi pellegrini e ammalati dall’estero.
Per l’apparato dello stato suonarono improvvisamente i campanelli d’allarme; fin dall’inizio ci furono minacce e intimidazioni della polizia, e sobillazioni dei media comunisti contro Medjugorje, i veggenti, i sacerdoti e il popolo Croato. Persino i vertici dello stato si occuparono di Medjugorje: i comunisti sospettavano un’insurrezione Croata ed una controrivoluzione, vedevano gli spettri del fascismo e degli Ustascia. Gli abitanti del luogo furono vessati, interrogati e portati in prigione. L’intera parrocchia rimase per due anni in “quarantena” nei punti di ingresso per Medjugorje e Bijakovici c’erano sentinelle giorno e notte.
Nell’agosto del 1981 furono arrestati il parroco e due sacerdoti del convento di Duvno; solo successivamente furono messi in libertà.
Lo stato proibì di costruire o di fare qualunque modifica vicino alla Chiesa o alla casa parrocchiale. Milioni erano le persone che transitavano per questo luogo, non c’erano né acqua né servizi igienici; il pericolo di epidemie era evidente, a detta di molti credenti, sembrava che i comunisti se lo augurassero: volevano che scoppiasse un’epidemia in modo da impedire l’accesso a Medjugorje.
Il popolo dei credenti non si lasciò intimidire, nonostante per due lunghi anni l’accesso alla collina delle apparizioni e al Krizevac non fosse possibile, i fedeli vi salivano a proprio rischio.
Negli anni a seguire si giunse alla svolta nel blocco dell’est, alla libertà dello stato ed infine alla caduta del comunismo, quando nel Natale del 1991, l’Unione Sovietica cessò di esistere.
Nella creazione dell’universo simbolico delle apparizioni riveste un ruolo fondamentale quella che Paolo Appolito chiama “cultura visionaria cattolica”
All’interno delle apparizioni di Medjugorje possiamo riscontrare delle cosiddette costanti o isotopi delle apparizioni Mariane, come quelle di Lourdes oppure, Fatima per citare solo quelle maggiormente conosciute.
Fatima, offre ad esempio il modello del prodigio solare:
Lucia aveva chiesto alla Madonna un segno affinché tutti credessero, ed ella ne promise uno in occasione dell’ultima apparizione, era il 13 di ottobre del 1917, quando il sole cominciò a girare, “vertiginosamente su se stesso simile ad una ruota di fuoco proiettando in ogni direzione fasci di luce gialla, verde, rossa, azzurra, viola … che colorano fantasticamente le nubi del cielo,gli alberi, le rocce, la terra, la folla immensa.[1]
Intorno alle apparizioni di Medjugorje, sono nati molti movimenti religiosi, comunità e gruppi di preghiera ispirati dalla Madonna, la quale ha espressamente invitato i fedeli alla formazione di gruppi di preghiera in cui poter sperimentare i suoi messaggi: “rinnovate la preghiera nelle vostre famiglie e formate gruppi di preghiera, così sperimenterete la gioia nella preghiera e nella comunità. Tutti quelli che sono membri di gruppi di preghiera, nel cuore sono aperti alla volontà di Dio.
Dal punto di vista Sociologico, ci sono alcuni motivi che spiegano la formazione dei gruppi, così come i gruppi di preghiera, infatti nel gruppo l’individuo trova sostegno, la possibilità e la capacità di condividere gli stessi ideali e raggiungere gli stessi obiettivi.
Medjugorje è divenuta tra le principali mete di pellegrinaggio nel mondo, in cui si condivide la Fede, la speranza. Molti sono i pellegrini che credono nelle apparizioni di Medjugorje, e molte sono le testimonianze che asseriscono il profondo contenuto spirituale che quel luogo Sacro riesce a trasmettere.
[1] L.G da Fonseca, le meraviglie di Fatima, Edizione Paoline, Roma, 1981, p. 104
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