di C. Gily Reda |
In Italia sono stati oltre 20mila i musulmani che stamani hanno varcato la soglia di una chiesa a Torino, Milano, Padova, Novara, Bari, Firenze, Palermo, Verona, Siena, Trento, Bolzano, Sondrio, Terni, Spoleto, Fermo. E ancora a Bologna, dove una delegazione musulmana parteciperà martedì alla Messa in suffragio delle vittime della strage alla stazione, ad Assisi dove l’Imam e la sua famiglia si sono uniti alla comunità di frati per il pranzo, a Ventimiglia dove il parroco ha offerto simbolicamente anche ai musulmani pezzi di pane.
Ciò per la morte di Padre Jacques Hamel nella cattedrale disegnata da Monet tra il 1892 e il 1894, splendida di notte come di giorno: cambia il punto di vista, quando si sta in cerca della luce. Vi invito a guardarle in rete, perché la risposta degli uomini di buona volontà e delle religioni ribadisce quel che dipinse Monet: se cambia il punto di vista, cambia la luce, ma la Cattedrale resta nella sua piena bellezza. È l’espressione giusta per rispondere all’orrore con gesti luminosi. Si è iniziato bene: il dialogo interreligioso, iniziato all’inizio del 900, è oggi maturi per camminare verso la grande utopia del Rinascimento (giusnaturalisti, artisti, filosofi). Realizzare il grande sogno della pace, opporsi alle guerre di religione. O meglio, togliere la bandiera religiosa dagli atti di guerra, di prepotenza, di terrorismo. Che sono sempre battaglie di potere, personale o sociale.
W EDITORIALE 14-16 L’Europa a Rouen – una questione di luce, disse Monet
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