| di Gily Reda |
Sono queste le prime parole con cui Trump apriva il suo programma TV, portato in Italia da Briatore – che ci fece riflettere sul fatto che alla gente piace essere licenziati, piace il capo forte-Divo, al centro dell’attenzione. La lingua dei media celebra il divismo; tutti impariamo a parlarla per l’esperienza di film, tv, rete: ma anche perché l’infarinatura l’abbiamo tutti, fu costruita sulla base del senso comune, per meglio vendere pubblicità. È una velocissima lingua di superficie, che non fonda nei contenuti ma nella condivisione.
w-editoriale-21-16-il-tetto-di-cristallo-e-la-lingua-di-trump
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.