di Elena Falco
Alla insensata abolizione del tema di storia, in un movimento la cui politica predilige esplicitamente lo story telling, si uniscono parole di offesa ai professori del Sud. Ma davvero questo ‘movimento’ non avalla la nascita di un nuovo e più potente Nord? La gloria del Sud, la nostra tradizione storica e culturale, messa da parte a favore della finanza – un simbolo purtroppo parlante.
Wolf pubblica perciò il commento esasperato di una esperta prof. di storia e filosofia (come ne Il Giornale l’analisi del prof. Mario di Giovanni) offesa nel suo giornaliero impegno di lavoro e studio, con cui Wolf aveva commentato l’abolizione del tema di storia. Abbiamo chiesto a diversi prof. esperti della materia: ma davvero era così inutile? Risposta “I migliori lo sceglievano, per avere un’occasione per dimostrare il loro studio già nel compito scritto. Certo non era scelto dagli svogliati”. Ecco le parole che una docente rivolge poi a Bussetti:
“Impegno, lavoro e sacrificio”… inaccettabili le parole che Bussetti ha rivolto a noi professori del Sud, quello stesso Sud che, arrabbiato e stanco, ha contribuito alla determinazione di una scelta politica che ancora non ha dato risultati rilevanti per il nostro paese.
Caro ministro, il vostro orizzonte pensabile non è il migliore fra quelli possibili.
Esercitiamo già quotidianamente il nostro lavoro di educatori con tante energie, fisiche e spirituali, con abnegazione e sacrificio…
Ben venga il sollecitato impegno, ma soprattutto, come dice Giordano Bruno, per “ridestare gli animi sonnecchianti” dei più “devoti amatori di reliquie”, nella speranza di un risveglio trionfatore sulle tenebre di una politica irriguardosa dell’operato di donne e uomini che, facendo leva sulle proprie forze, danno impulso al motore scuola, rendendolo sempre più efficiente.
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