Formia ospita il rione SANITÀ con l’Ass. Confronti

di Franco Villano

Sabato 18 febbraio, a Formia, nella sala Ribaud del Comune, si è svolto l’ottavo degli incontri previsti per la sesta stagione di attività dell’Associazione Confronti.

Ospiti della serata sono stati Don Antonio Loffredo, notissimo parroco della Basilica di Santa Maria e San Severo alla Sanità, uno dei più complessi e difficili quartieri di Napoli; la scrittrice Chiara Nocchetti che ha recentemente pubblicato il libro ”Vico Esclamativo-Voci del rione Sanità”, che racconta alcune delle storie più incisive e toccanti, storie di riscatto, dei giovani del rione; e Giuseppe, uno dei fantastici ragazzi del quartiere che, oltre alla sua testimonianza di vita, ci ha anche letto qualcuna delle storie del libro di Chiara. Il tutto è iniziato attraverso la presentazione di un filmato inerente il rione, la sua storia, la sua cronaca, fatta di luci e ombre, ed è proseguito con la testimonianza, di Don Antonio.Un vero e proprio fiume in piena, una fonte inesauribile di storie e racconti, una testimonianza straordinaria di una fede vissuta, con intelligenza e passione, con grande responsabilità ( nel senso di farsene carico, di portarne il peso sulle proprie spalle) al servizio del rione e del suo riscatto. Una freschezza evangelica che emerge da un agire in piena e totale empatia con le necessità e attese degli abitanti del rione, in particolare per quelle dei più giovani, futuro del rione e della città tutta. Un catalizzatore delle anime più belle, sia della città di Napoli ma anche del resto dell’Italia; un volano che ha attivato decine di percorsi virtuosi, tutti ben noti e di cui vorerei qui ricordare in particolare il recupero delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, ora gestite dalla Coop. Sociale La Paranza. Ma più di tutto mi preme sottolineare la capacità di Don Antonio di trasmettere un messaggio estremamente forte e positivo, carico di speranza nell’uomo e nelle sue possibilità di rinnovarsi, di riattivarsi, di ripartire, anche lì dove tutto sembra essere totale oscura-immobilità, dove sembra prevalere una cronica disperata rassegnazione. Ed è proprio questo il cosiddetto “modello” Sanità che può essere esportato, un’esperienza quindicennale che si fonda sulla profonda fiducia nell’uomo e nella sua intrinseca dignità, che gli deriva dall’essere figlio di Dio. Chiara, con la sua genuinità e freschezza esistenziale, ci ha condotto per mano nella genesi del libro, di quanto questo “lavoro” l’abbia coinvolta emotivamente, facendola vibrare intensamente con ciò che le veniva narrato, confidato, dalle Voci che di volta in volta hanno affidato alla sua penna i propri drammi e le proprie speranze. Un’immediatezza, un’essenzialità espositiva che solo ciò che è vero può dare. Ed ecco un rapido successo nella diffusione e vendita del libro, a conferma che aveva colto nel segno, che l’intuizione di scriverlo aveva risposto ad un bisogno, quello di dare una voce a chi, da troppo tempo, voleva comunicare il proprio vissuto. Il folto pubblico è stato molto coinvolto nelle testimonianze degli ospiti, e tante sono state le domande, le curiosità, che sono emerse nel momento del dibattito. Alla fine, uscendo dalla sala, uno dei tanti presenti mi ha confidato: sembra di aver visto un film; a quel sogno indistinto da realizzare che molti di noi custodiscono nel proprio intimo, loro hanno dato forma, vita, nella concretezza dell’esperienza umana!

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