di Gily Reda, Editoriale
Che il nuovo anno riprenda il motto del Butan, paese che in dicembre ha regalato una foresta al mondo rinunciando ad una installazione industriale, nella convinzione che sia opportuno anche badare alla felicità interna lorda, oltre che ai denari, un pensiero ossessivo e martellante, che sa divorare ogni valore.
Tutti ricordiamo la voce di Antonello Venditti che da Roma salmodiava In questo mondo di ladri: sono anni ormai che sentiamo raccontare dalla magica scatola nell’angolo ricoperta da un apposito tappetino – come raccontò la Tivvù tanti anni fa una studentessa di teoria della comunicazione di Salerno – non favole e informazioni, ma il nuovo terribile oppio dei popoli: ladri, stupratori, terroristi, corruttori della gioventù, assassini e taglia teste… tutti pensano solo al loro interesse, piccolo, grande, a costo di furti ed assassini… non sorge nemmeno più la domanda “Ma prima c’erano tutte queste brutture?”. Ormai siamo abituati al Fiorito di turno, fu il primo a stupirci con l’entità della sua fame, ed è oggi tranquillo possessore di beni rubati per milioni.
Quel che emerge è lo sconcerto: basta poco per essere felici ai bambini e ai poveri… ma almeno sono felici costoro? tutto questo rubare senza requie serve almeno a renderli felici? no, nemmeno questo: altrimenti smetterebbero di rubare. Lo fa forse oggi Fiorito, conquistato il suo denaro patteggiando? Possiamo solo dubitare, chi ha tanta sete non si sazia mai.
Ed ecco che il povero Butan, invece, ci fa finire l’anno con gioia, col riflettore sulla Felicità Interna Lorda, e manco a farlo apposta la sigla è FIL, quella degli insegnamenti universitari di filosofia.
Chi sa bastare a sé stesso, sia cenobita o uno qualunque del genere umano, continuerà a sorridere, come Francesco, quello medievale, uomo di cui si sono sempre lette pagine e poesie per godere della sua pace, anche prima che infine questo Papa decidesse di sceglierne il nome.
Il Natale e il Nuovo Anno sarebbe bello che tutti meditassero sul FIL, oltre che sul PIL. E sul perché ci sia voluto Papa Francesco per sdoganare i processi di santificazione di Papa Giovanni e ora di Madre Teresa di Calcutta: due religiosi che ognuno nel suo cuore ha sempre guardato con la reverenza con cui si guarda ad un santo.
Buon anno, speriamo che molti dedichino più tempo alla Filosofia Interna Lorda, la Grande Ricchezza.