di Adolfo Giuliani
E’ l’epoca dei fantocci? Delle persone esaltate? Sì, è vero! Molti si autogratificano, si autonominano, si definiscono quello che non sono, non solo in politica, ma anche nei vari posti di comando, tra l’altro spesso assegnati politicamente, nelle amministrazioni pubbliche e, fatto grave, ovunque vi siano persone bisognose di aiuto e comprensione che, con fiducia e speranza, chiedono assistenza e, a volte, anche una semplice informazione. Purtroppo spesso trovano referenti incapaci, incompetenti e privi di sensibilità.
L’umiltà e la professionalità non esistono più sui posti di lavoro, per i motivi detti prima, spesso c’è personale scostumato, arrogante e impreparato. In questo modo non può funzionare niente. Questo succede anche nella sanità dove i posti di primari negli ospedali sono quasi tutti occupati da politici o protetti, senza alcuna assegnazione per merito: questo è il motivo della cattiva gestione sanitaria e della scarsa funzionalità ospedaliera. Reparti interi vengono abbandonati a se stessi per incapacità e/o per assenza del personale dirigente, talvolta vengono affidati al personale infermieristico, professionalmente mediocre e scostumato nelle relazioni interpersonali.
Certo è necessario ricordare e sottolineare che nei nostri ospedali ci sono anche reparti eccellenti che sono un fiore all’occhiello della nostra sanità e che vanno difesi, ma questi sono troppo pochi rispetto ai reparti gestiti da gente incapace ed esaltata che non lavora o lavora poco e male. Questo danneggia non poco la povera gente, costretta a stare in ospedale per curarsi, senza parlare del grave disagio e del pericolo per la totale assenza di pulizia, così anche per il mangiare che spesso è pessimo e nessuno controlla niente. Persone esaltate ed incivili le troviamo anche per le strade, camminare a piedi o in macchina è diventato difficile, le persone sembrano tutte impazzite, ti fanno arrabbiare anche quando possono evitare, lo fanno come se fosse un divertimento, ti accorgi che ognuno pensa solo per sé e fa quello che vuole, anche quando attraversano una strada lo fanno con provocazione, sembrano tutti comodi come se stessero nel salotto di casa propria, le strisce pedonali non esistono più per tanti. Sono tutti incuranti e irrispettosi degli altri e, se rifletti, il più delle volte sono le stesse persone che hanno due comportamenti a seconda della convenienza del momento: se sono automobilisti, si comportano da autisti scorretti e si arrabbiano con i pedoni, se camminano a piedi, si comportano da pedoni incivili e si arrabbiano con gli automobilisti. Per non parlare poi dei motorini: i loro fruitori vivono in un mondo a parte, fanno quello che vogliono e non rispettano alcuna norma stradale e nessuno dice niente.
Questo modo di vivere rende la vita difficile e la deprime. Anche la cultura soffre: è inquinata dalla politica ed è affetta da una grave malattia, difficile da curare; si tratta di un’epidemia difficile da controllare. Le persone che rappresentano la cultura del nostro paese si sono quasi tutte rassegnate e adattate al momento che viviamo, per andare avanti, perché se vai contro corrente non vai da nessuna parte. Le persone libere e non interessate ai vantaggi e alla notorietà del momento, sono molto poche. Succede sempre più spesso di assistere a comportamenti stravaganti e di ascoltare linguaggi incomprensibili, con eccessi di esaltazioni mentali e conseguente falsificazione dei valori. I comportamenti scorretti ci sono dappertutto, però in alcuni settori un poco in più, in politica per esempio, con un’inevitabile condizionamento e compromissione del buon vivere generale. Il disordine della vita quotidiana e questo calo della cultura possono compromettere il percorso di una vita e di un popolo e possono portare all’incomprensione, al raggiro delle persone più deboli e fragili, all’esasperazione e a reazioni imprevedibili.
Tuttavia io penso che questo modo di fare incivile, poco corretto e poco onesto, non può durare sempre e non può cancellare i valori umani e civili che il tempo e la storia ci hanno consegnato e insegnato. Basterebbe essere un poco più onesti, più responsabili e avere più senso civico, da parte di tutti noi e un maggiore impegno da parte della istituzioni, che spesso non ci sono o, se ci sono, latitano. Solo così, con la collaborazione e la buona volontà di tutti, si può correggere e rendere la nostra casa meno caotica e più vivibile.
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