Educare alla narrazione. Championnet al Largo delle Pigne – nel 220º anno dal 1799

di Redazione

Un interessate modo di coinvolgere allo studio chi tende a leggere poco, e di guidare paradigmi di scrittura alternativi.

Un documentario richiede una serie di attività di studio, anche molto profondo, conoscere poeti, scrittori giusto per svolgere il proprio lavoro di raccontare una storia.

Oscom nel progetto di ricerca azione 2018-9 sta per concludere un discorso venuto di lontano, per ricordare il 220° anniversario d una rivoluzione che l’accademia riconosce passiva: il giudizio di Vincenzo Cuoco, che aveva partecipato a tutto e ne era rimasto profondamente deluso. Invecchiato prima del tempo o troppo attento a ciò che s’era perduto… quanti giovani intellettuali morti o costretti all’espatrio… Napoli ridotta ad una pese invaso, di nuovo, dalla paura dei Borboni, dopo tanto sangue sparso nelle strade…

Non si accorgeva Cuoco del fuoco che continuava a smuovere le braci, e furono proprio gli eredi di quei rivoluzionari a aprtire dalla cavallerizza di Nola per incendiare coi moti carbonari del 20-21 il paese verso al conquista dell’unità nazionale. Pagine romantiche e piene di gloria, nonostante la necessità di continuare la lotta fino alla conquista dei Savoia per mano di Garibaldi…

Eppure Inghilterra e Francia a lungo puntavano invece sui Borboni, per la grande ricchezza del Regno di Napoli rispetto alla Savoia montuosa e piena di debiti per il carattere guerresco della loro politica: e invece Garibaldi consegnò a Vittorio Emanuele il Regno e le sue casse, che subito resero il Piemonte ricco Re d’Italia… Si ricorda così ai giovani che questa povertà del Sud è solo una questione di cattiva politica del Nord, che compra ogni cosa che funziona (pagandola a poco) e lascia il resto, compra anche intellettuali e forza lavoro con una forte politica mediatica. S’ingrassa Milano col suo sindaco di origini campane… scappato come tanti perché qui i soldi non si moltiplicano, perché senza che se ne accorgano i napoletani è in atto una guerra civile, di quelle che rovinarono sempre i Romani e Napoli, il Meridione tutto, in modo speciale. I ragazzi di Napoli non meritano di essere costretti all’espatrio o alla gogna mediatica… solo quando riescono a parlare male di Napoli – trovando fondi ad altri non dati – diventano eroi nazionali e star universali!

Rinnovare la memoria del passato è ridare fiato alla città che si fa amare per le sue tante ricchezze. E si fa anche derubare senza parlare: questo almeno può cambiare. Non contrapponendo fake news ad altre, ma elaborando coi giovani giudizi storici con la grande tradizione che vene da Giambattista Vico.

I video citati a inizio articolo costituiscono una serie e sono frutto di una prima annualità di alternanza:

Educare alla narrazione. Championnet al Largo delle Pigne nel 220º anno dal 1799