La rivista Wolf nasce per continuare un discorso comune tra docenti e discenti, costituitisi in gruppo all’università di Napoli e Salerno per discutere e sperimentare le didattiche della formazione, diventate inadeguate nel tempo dell’immagine e della velocità. Da ciò l’organizzazione di sperimentazioni di ricerca di cultura ed estetica multimediale. Per tessere la rete dei saperi, si è unita alla pagina generalista, una pagina letteraria oggi cassata (Nuova Rivista Cimmeria), per consentire ai giovani l’apprendistato di pubblicista, è una pagina di ricerca internazionale, coordinata alle direzioni dell’Università: il Giornale di Filosofia Italiana. Qui si sono pubblicati articoli di ricerca non solo nelle sue direzioni più frequenti, Didattica, Pedagogia ed Estetica, ma in vari settori, specialmente di filosofia e storia. Perciò è l’organo di stampa di www.oscom.unina.it, ricerca dell’Università di Napoli e del CENTRO STUDI COLLINGWOOD di Napoli, centro internazionale collegato alle Università di Groeningen, Leeds e Città del Messico.
In ragione di questa sua nascita, la rivista sollecita i giovani alla difesa delle minoranze di genere e di abilità, promuove la formazione al nuovo millennio delle tecnologie, sostiene la necessità dello studio delle nuove letterature dei media sia con occasionali commenti (rubrica Medialiterature) sia con studi sui media (rubrica Cultural Studies). La specifica attenzione all’estetica nasce dalla convinzione che la Bellezza sia il diritto di ognuno, e anche il valore vincente e capace di motivar tutti ad agire ed a scrivere meglio, a comunicare correttamente, a rispettare il mondo dei valori comuni, ad assumere costumi civili che si preoccupino di integrare i saperi disciplinari alla formazione degli uomini di domani.