Categoria: Iconologia

Visite ai musei: Il LOUVRE (4)

di Alessia Natella

 

Continuiamo la visita al Louvre.

L’area Esplora è dedicata all’ approfondimento di alcuni specifici argomenti. Ciò grazie a:

Opere sotto la lente di ingrandimento

Mini siti

3-d

Dossier tematici

Magazine

Nella sezione Œuvres à la loupe  alcuni dei grandi capolavori presenti al Museo vengono osservati, proprio come fossero sotto una lente di ingrandimento. Grazie a questi file multimediali interattivi, l’utente potrà avvicinarsi all’opera, ruotarle intorno a 360˚,  attivare uno zoom (fino a 4x) su di essa, per scoprirne i più piccoli particolari. Mentre noi ne “scrutiamo l’essenza” una voce narrante ci racconta la sua storia. Il testo è, però, comunque presente di fianco o sotto l’immagine e in esso alcune parole evidenziate rimandano ad un glossario, per una migliore comprensione, ed un approfondimento dello stesso. Durante la narrazione, l’immagine cambia, posandosi di volta in volta sul dettaglio descritto, come fosse una guida che, con il suo indice, indirizza il nostro sguardo su di esso. Di fianco all’opera un menù tematico permette di selezionare i punti che più ci interessa osservare ed ascoltare. In esso è possibile trovare anche la storia dell’artista, e della sua produzione permettendo anche di compiere analisi comparative, affiancando all’immagine le riproduzioni di altre opere dello stesso autore o di altri artisti che abbiano caratteristiche affini a quella scelta. Ed infine una scala di proporzione per focalizzare con chiarezza le reali dimensioni dell’opera, ed una bibliografia per gli approfondimenti.

Tra le tre pagine di opere “poste sotto la lente di ingrandimento” vanno sicuramente ricordate Amore e Psiche di Canova, la Madonna del coniglio di Tiziano, la Vittoria di Samotracia,la danzatrice Titeux, e ancora la Madonna del cancelliere di Jan Van Eyck, L’incoronazione di Napoleone di David, il codice di Hammurabi e la Gioconda per la quale si invita il pubblico a rimuovere per qualche istante l’ideale che essa rappresenta nell’immaginario collettivo, abbandonare qualsiasi presunta nozione per ammirare semplicemente l’opera.

I mini-sites sono creati dai curatori del web museum in occasioni di mostre o di avvenimenti importanti. Rappresentano una sorta di brochure per il web e per questo contengono testi, immagini, ma anche informazioni pratiche, come la sala dove si svolge la mostra, il punto da cui vi si accede, il periodo di svolgimento e notizie sul suo creatore. E oltre a quelli che compaiono in primo piano, accedendo alla pagina, un elenco tematico permette di ricercarli in base alla materia.

Il sito ha poi introdotto da qualche tempo, un’altra innovativa sezione: la visita En 3 dimensions. Essa necessita, però, di un particolare plug-in, il Virtools. Ma niente paura per chi ne dovesse essere sprovvisto, il link Aide technique, rimanda ad una pagina contente varie indicazioni su browser, risoluzioni, sistema operativo e anche sul plug-in, consentendo un reindirizzamento al sito per l’installazione. La nuova tecnologia 3d ha permesso, ai musei, di ricreare sul web le proprie sale espositive e all’utente di muoversi al loro interno utilizzando semplicemente le freccette della propria tastiera. Ciò che può essere realizzato non è soltanto la riproduzione di una sala espositiva reale, ma anche la ricostruzione di un ambiente andato completamente o parzialmente distrutto come ad esempio la Chiesa sud di Baouit; o del particolare del decoro della facciata di Villa Borghese del 1807; o ancora l’ accorpamento di opere in realtà distanti in una mostra immaginaria, come quella dedicata a  Jean-Honoré Fragonard.

Altri mezzi di approfondimento, possono risultare i Dossier Témathique, undici quelli presenti nel sito, che permettono, come cita la prima pagina, la scoperta della storia dell’arte e delle civilizzazioni partendo dallo studio delle opere presenti al Louvre.

Infine Magazine, una sezione che riguarda una rivista la cui pubblicazione è a cura del Museo per aggiornare i suoi lettori sull’apertura di nuove sale, o di mostre. La rivista ha cadenza quadrimestrale, ma in realtà l’elenco degli articoli si ferma al 26˚ numero del 7 luglio 2010.

Infine, l’ultima sezione del menù principale denominata Pratique e destinata, appunto, alle informazioni basilari per poter organizzare una visita al Museo:

  • Accesso
  • Aperture
  • Tariffe
  • Servizi & Consigli
  • Mappa Interattiva
  • Gruppi
  • Accessibilità
  • Biglietti & Store

La prima sottosezione Accèss mostra su di una piantina i quattro diversi ingressi del Museo, ognuno dei quali riservato ad una particolare categoria di visitatori, ed i modi per raggiungerlo, segnalando anche i numeri dei bus, i parcheggi e la stazione della metropolitana più prossimi. Le successive sezioni indicano orari di apertura, giorni di chiusura, e le tariffe suddivise  in base alle diverse esposizioni e alle categorie di visitatori. Sotto la voce Services & Aides sono, invece, proposti tutti i modi per rendere la visita al Museo più gradevole ed interessante possibile. Partendo da supporti alla visita quali opuscoli, guide multimediali, auricolari, percorsi di visita, passando per il banco delle informazioni, le biblioteche aperte al pubblico, l’area soci, fino ad arrivare ai ristoranti e bar, ai telefoni pubblici, l’infermeria, o il prestito di passeggini e sedie a rotelle per chi ha difficoltà a muoversi. Il Louvre, da sempre, ha  avuto una grande attenzione nei confronti delle persone disabili, attenzione che è stata convalidata nel 2002 con l’etichetta “Tourisme et handicap” così come viene sottolineato nella sezione Accessibilité. In essa oltre ad una serie di risposte alle domande più frequenti, sugli accessi e i servizi, o sulle sale cui può accedere chi è in sedia rotelle, è anche presente una lista degli eventi dedicati in particolare ai non vedenti come l’apertura della Galleria Tattile, con la possibilità di programmare visite individuali, o di gruppo.

Il Plan interactif è  una pianta che mostra sial l’esterno che l’interno del  Museo sulla quale sono segnalati i maggiori servizi: parcheggi, fermate della metropolitana, accessi per i disabili, ma anche toilettes, scale, ascensori e i punti di ristoro.

L’ultima risorsa è la Billetterie & Boutique, che offre la possibilità di acquistare online i biglietti per il Museo e per le varie mostre, potendo scegliere tra tre diversi operatori Ticketweb, FNAC e TicketNet, o per l’acquisto di oggetti di ogni tipo. Si trovano infatti sia prodotti destinati all’apprendimento quali libri, guide, dvd, cd-rom, ma anche oggetti più futili come sculture, poster, accessori per la casa, cancelleria di ogni tipo, accessori moda e gioielli, tratti dalle opere d’arte.

La Boutique è concepita come un vero e proprio negozio. I prodotti sono suddivisi per reparto e descritti in una scheda estremamente precisa, e completa di prezzo. Ciò che scegliamo di acquistare viene posto all’interno un carrello, che tiene un conto aggiornato della cifra a cui ammonta tutta la spesa.

GF Natella Visite ai musei – Il Louvre (4)

Videoclip: Michael Cretu

di Nico Migliore

Je T’Aime ‘Till My Dying Day (https://www.youtube.com/watch?v=is8O41t13cw) porta ad una canzone (ed un videoclip) d’amore; un amore che viene giurato eterno. Nel titolo sembra esserci una piccola aporia, per via della commistione tra francese ed inglese, ma in realtà è una scelta voluta dall’artista Michael Cretu, ad evidenziare che l’inglese è il linguaggio universale attraverso il quale possiamo esprimere il nostro amore a chiunque nel mondo, mentre il francese è, per antonomasia, il linguaggio del sentimento, dell’amore, del romanticismo. L’amore imperversa nel videoclip attraverso specifiche simbologie. Lo vediamo apparire come un magico “collante” nei primissimi secondi, quando notiamo su uno sfondo vuoto una serie di pezzi, frammenti di qualcosa che si è rotto e che torna integro attraverso un processo a ritroso (grazie al quale siamo in grado di capire che si tratta di un piccolo ramo con dei fiori). Già qui si esprime al meglio il messaggio che l’amore è in grado di risolvere tutto, è in grado di unire e non di separare se vissuto con serietà e delicatezza, perché altrimenti si trasforma in un gioco estremamente fragile che può rompersi da un momento all’altro. Interessante anche evidenziare la scelta dei colori, che oscillano su tonalità azzurrine – grigiastre, ma soprattutto oscillano in continuazione tra positivo e negativo, creando un cortocircuito visivo altamente significativo, che induce a pensare agli opposti, allo yin e yang, all’uomo e alla donna.

Ancora una volta, dunque, ne ricaviamo che è il conflitto tra opposti a guidare la vita. Le altre immagini che vi troviamo non fanno altro che amplificare questi messaggi: una massa d’acqua ondeggiante e in movimento (flusso vitale); del ghiaccio simile ad iceberg che esplode proprio con gli acuti della canzone, a sottolineare la forza dell’amore; delle gocce che cadono in acqua. Ad intervallare queste immagini, troviamo delle mani (presumibilmente di bambino) che si toccano in modo molto affettuoso, ancora a sottolineare la delicatezza dell’amore. Insomma ogni cosa, nel video, enfatizza il ruolo dell’amore, le sue caratteristiche, la sua potenza vitale, il suo nascere da un rapporto per sua stessa natura conflittuale ma mai paradossale. Se si sente la necessità di dimostrare il proprio amore verso una persona, questo è il videoclip più adatto, che anche a livello artistico, come abbiamo detto, si presta ad elevati contenuti simbolici.

P.S.: trattandosi di una lettura originale e   personale dei video (non esistendo alcun riferimento biografico), l’autore   desidera conoscere l’opinione dei lettori in merito alla chiave   interpretativa utilizzata, ma anche riguardo possibili letture diverse da   quella utilizzata. Per contattarlo, inviare una e-mail all’indirizzo nico.migliore@alice.it.

NC Videoclip – Michael Cretu