Categoria: Formazione

La ricerche di EU KIDS online Italia (3)

Dimensione rischi e opportunità

di Anna Irene Cesarano

In riferimento alla dimensione dei rischi e dei danni, gli studi condotti evidenziano una percentuale inalterata e più bassa d’Europa per quel che attiene a chi è stato turbato da qualcosa che ha visto o sperimentato online, anche se il 55% dei ragazzi italiani ha fatto esperienza di almeno un rischio sui dieci rischi misurati e che, tale percentuale era del 39% nel 2010. I rischi in cui possono incorrere gli adolescenti sono vari e molteplici, più o meno gravi, e vi ritroviamo l’esposizione a user generated content negativi in particolare siti razzisti che incitano all’odio, violenza e discriminazione, siti pro-anoressia o pro-bulimia, incontri offline e contatti con persone sconosciute e conosciute in Rete, l’esposizione a contenuti pornografici, cyber bullismo, adescamento da parte di pedofili, ma fra queste esperienze è ancora il bullismo il rischio che più preoccupa i ragazzi (Ibidem). Continue reading “La ricerche di EU KIDS online Italia (3)”

La pedagogia e l’universo digitale (3)

di Franco Blezza – Università G. D’Annunzio Chieti

Marco Nereo Rotelli
Marco Nereo Rotelli

Circa l’educazione alle regole

Fra l’altro, non dimentichiamoci a proposito della ludicità che il comportamento secondo regole comuni e comunemente accettate costituisce una condizione necessaria e imprescindibile per l’accesso al computer. Anche l’allievo più ribelle alle regole all’ottemperanza alle quali è educato con altri mezzi accetta di buon grado le regole quando esse sono condizione necessaria per accedere al computer e ad Internet. Non si sottovaluti l’importanza di questo aspetto. Già l’impiego ludico del computer, in senso lato ma anche il senso stretto e riduttivo, è un importante aspetto dell’educazione alla necessità di agire secondo regole. Certo, una regola o un complesso di regole può essere oggetto di critica, di cambiamento, di riforma, e in genere ogni apparato di regole ha anche le modalità per la propria riforma; quello che deve essere un carattere essenziale di ogni educazione e di ogni atto culturalmente significativo, e di cui ancora oggi spesso ci dimentichiamo secondo cattivi insegnamenti e fraintendimenti di qualche decennio fa, è che comunque di un apparato di regole non si può fare a meno, che si tratti di cultura e di studio, che si tratti di socialità o relazionalità, che si tratti di qualunque modalità di esercizio della creatività umana. Al mito romantico e idealistico di “genio e sregolatezza” non crediamo, ed anzi ne comprendiamo il carattere retorico alla luce dello spirito borghese ottocentesco (ma propagatosi ben dentro il Novecento): oggi invece diamo delle regole una visione umanamente promozionale, e comunque le presentiamo come una necessità imprescindibile, che il computer e Internet digitalizzati possono adeguatamente esemplificare, testimoniare, riscontrare, facendole accettare anche ai più riottosi. Si può sempre sostituire una regola, ma con un’altra regola che presenti qualche carattere premiale nei confronti della prima; senza regole non c’è cultura, non c’è socialità, non c’è relazionalità, non c’è educazione. Continue reading “La pedagogia e l’universo digitale (3)”