di C. Gily Reda
Athanasius Kircher è l’autore dell’Oedipus aegyptiacus (1652), che fa parte dell’ampia letteratura esoterica del periodo che va avanti dal 1400 a conquistare il pensiero di moda dei due secoli seguenti. Esoterica ed ermetista, celebrante cioè la figura di Ermete Trismegisto sino a disegnarne in un mosaico la figura nel duomo di Siena. Di lui circolava un testo, l’Asclepio, una sorta di revisione della favola dell’Eden, imperniata su di un Adamo sorridente ed amato da Dio, come lo dipingeva Plotino. Per acquistarle importanza, si diceva che le opere di Ermete risalissero ai tempi di Mosè; caddero alquanto nell’interesse quando questa fama si dimostrò usurpata, per opera di Isaac Casaubon, che come Lorenzo Valla con la Donazione di Costantino, ne dimostrò la falsità filologicamente, indicando termini moderni nel testo delle frasi. Alla fine del secolo si aggiunsero all’Asclepio i 5 libri del Pimander, tradotti da Marsilio Ficino per il morente Cosimo il Vecchio. Il Rinascimento unì queste concezioni alle altre, raccontando la storia dell’Anima Mundi, una sorta di concezione universale in cui molti sognarono potessero terminare le contese di religione. Fu questo sogno a far nascere il giusnaturalismo, cioè la dottrina dei diritti naturali, gloria del pensiero occidentale. Continue reading “Rinascimento: le basi della filosofia dell’illuminismo”
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