di Franco Lista
La lunga, dirimpettaia linea dell’orizzonte che si estende da Vivara a Punta Serra sembra quasi tracciata per appagare quel desiderio d’infinito che è in noi.
Ancora accade ciò a Procida dove, tra Ciraccio e Ciracciello, tutti allungano l’occhio là dove finisce il mare e inizia il cielo: un esercizio che rinfranca lo spirito, lasciandogli scegliere la via da seguire, tra ammirata contemplazione e altre forme di pensiero.
Ma chi si avventura sulla strada delle cromie procidane – i colori delle case e le tinteggiature del mare e del cielo – inevitabilmente la sua attenzione sarà infastidita dai mutamenti del paesaggio.
Allora, lo sguardo si staccherà dall’azzurro che si perde nell’orizzonte, si libererà dalla sua ammaliante, metafisica geometria per dirigersi verso l’icastica realtà isolana, sempre segnata da piccoli e grandi problemi. Continue reading “Procida, Mon Coleur”
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