Anno: 2019

Lo stato di natura in Giambattista Vico

di C. Gily Reda

Si parla spesso della vita perenne dei classici, che sanno ritradursi nelle diverse epoche con straordinaria agilità, se letti con spirito sincero. Vico è da tempo riconosciuto ‘classico’, ma in questo libro di Marcheselli si presenta di un’attualità sorprendente, data soprattutto dall’approfondimento da lui compiuto sullo ‘stato di natura’. Lo dimostrano accurate e molteplici letture che iniziano dopo una breve ‘dedica’ a Benedetto Croce, autore non solo della Storia del Regno di Napoli, che cita per il rapporto costante con Vico, ma per quel capolavoro concettuale che è l’idea di contemporaneità della storia: riconoscere cioè che l’essenzialità della storia nasce dalla domanda autentica, dal desiderio di sapere che si confronta con un’altra storia e un’altra vita, quella di oggi, perché la storia non si ripete, e perciò non si muove per leggi astratte dal singolo caso, codificabili. Solo così la storia, che non è cronaca, nasce dall’interesse del presente come domanda; l’attualità risiede nella somiglianza della domanda, in Vico, in Croce, nei tempi di oggi. La Storia di Croce si data nel 1924, anno di grandi ripensamenti e grandi travagli, per Croce e per l’Italia tutta. Così il tempo di Vico e di questa nuova era, che oggi impone mille dubbi e tante rinnovate volontà di sopraffazione. Continue reading “Lo stato di natura in Giambattista Vico”

Vanno in fumo i diritti delle popolazioni indigene dell’Amazzonia e il commento di Papa Francesco

di Anna Savarese, Architetto di Legambiente Campania

Gli incendi in Amazzonia di questa estate non sono solo un grave problema ambientale per la perdita di biodiversità e per l’accelerazione ai cambiamenti climatici, ma costituiscono un vero e proprio attentato alla sopravvivenza delle popolazioni indigene, tanto da potersi configurare come un potenziale genocidio.

Dietro gli incendi c’è l’agro-business di Bolsonaro, volto a recuperare col disboscamento e sottraendole ai contadini locali ulteriori terre da parte di aziende, anche multinazionali, interessate a realizzare pascoli e colture estensive di mangimi. Infatti il Brasile è il secondo produttore mondiale di carne bovina e soddisfa, con le sue esportazioni, un quarto del consumo mondiale. L’esigenza di incrementare le produzioni è dovuta ai nuovi fabbisogni emersi con lo sviluppo dei paesi asiatici, in primis della Cina, principali importatori delle carni. Ma anche l’Europa e la stessa Italia importano un notevole quantitativo di carne dal Brasile e peraltro se ne prevede un incremento del 30% con la stipula dell’Accordo del Merconsur (riduzione dei dazi e imposte per l’import delle carni e parallelamente dell’export verso l’America Latina delle auto di grande cilindrata). Continue reading “Vanno in fumo i diritti delle popolazioni indigene dell’Amazzonia e il commento di Papa Francesco”