di C. Gily Reda
Si parla spesso della vita perenne dei classici, che sanno ritradursi nelle diverse epoche con straordinaria agilità, se letti con spirito sincero. Vico è da tempo riconosciuto ‘classico’, ma in questo libro di Marcheselli si presenta di un’attualità sorprendente, data soprattutto dall’approfondimento da lui compiuto sullo ‘stato di natura’. Lo dimostrano accurate e molteplici letture che iniziano dopo una breve ‘dedica’ a Benedetto Croce, autore non solo della Storia del Regno di Napoli, che cita per il rapporto costante con Vico, ma per quel capolavoro concettuale che è l’idea di contemporaneità della storia: riconoscere cioè che l’essenzialità della storia nasce dalla domanda autentica, dal desiderio di sapere che si confronta con un’altra storia e un’altra vita, quella di oggi, perché la storia non si ripete, e perciò non si muove per leggi astratte dal singolo caso, codificabili. Solo così la storia, che non è cronaca, nasce dall’interesse del presente come domanda; l’attualità risiede nella somiglianza della domanda, in Vico, in Croce, nei tempi di oggi. La Storia di Croce si data nel 1924, anno di grandi ripensamenti e grandi travagli, per Croce e per l’Italia tutta. Così il tempo di Vico e di questa nuova era, che oggi impone mille dubbi e tante rinnovate volontà di sopraffazione. Continue reading “Lo stato di natura in Giambattista Vico”
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