Anno: 2019

Abbandonata dal destino

di Vincenzo Curion

“…Capii che in quel momento dovevo fare una scelta: potevo arrendermi a quello che capitava e vivere una vita creandomi degli alibi, oppure potevo fare uno sforzo; potevo fare uno sforzo… potevo fare uno sforzo e rendere la mia vita migliore!” (Thora Birch, Elizabeth “Liz” Murray, Abbandonata dal destino)

La storia umana è costellata di episodi di riscatto eroico più di quanto si possa pensare. Anche se il mainstream culturale, con l’idea del successo “smart”, immediato e duraturo, sta facendoci dimenticare cosa sia l’impegno, il sacrificio e la sofferenza per la propria emancipazione sociale, sono molte le persone che hanno guadagnato o che si stanno guadagnando la propria affermazione al prezzo di duro lavoro, di scelte coraggiose e dolorose, prese anche in circostanze estreme. La pellicola Abbandonata dal destino (Homeless to Harvard: The Liz Murray Story) racconta proprio una storia di riscatto al prezzo di grosse e gravi scelte. Il film, che non è uscito nelle sale ma è stato distribuito attraverso le reti televisive, è un film del 2003, diretto da Peter Levin, con protagonista Thora Birch che racconta la storia della speaker statunitense Elizabeth “Liz” Murray. Fonte per il film è l’autobiografia di Liz Murray stessa, Breaking Night, pubblicato nel 2011. Continue reading “Abbandonata dal destino”

L’intelligenza artificiale, una possibile definizione

di Anna Irene Cesarano

L’intelligenza artificiale – d’ora in avanti utilizzeremo l’abbreviazione internazionale A.I. – è un concetto complesso di difficile definizione o quantomeno controverso e dibattuto, al centro di numerose dispute intellettuali che vedono studiosi di diversa vocazione scientifica divisi tra enunciazioni e categorizzazioni. Infatti risulta alquanto arduo proporre un concetto univoco dell’IA e dei suoi obiettivi, proprio perché si tratta di una disciplina che abbraccia due settori scientifici, collocandosi su due versanti: quello di chiara matrice ingegneristica, che si dà come scopo quello di costruire macchine ausiliari alle attività umane e in certi casi in grado di competere con l’uomo, in compiti soprattutto intellettuali, e quello di natura psicologica, orientato a costruire macchine il cui obiettivo è la riproduzione delle caratteristiche essenziali dell’attività cognitiva umana, destando l’attenzione su alcune tradizionali diatribe della filosofia e sugli enigmi della mente, ad esempio il tanto dibattuto problema mente-corpo (Cordeschi, Tamburini, 2001). Continue reading “L’intelligenza artificiale, una possibile definizione”