Giorno: 14 Maggio 2019

Michele Roccotelli: la Mostra del Sacro. 2 maggio 2019

di Michele Roccotelli

2 maggio 2019. Mons. Adolfo Russo ha accolto al Museo Diocesano gli artisti invitati a partecipare alla seconda mostra del Sacro (curata da L. Mascia). Gli artisti parlano con le loro opere, è vero, ma oggi spesso ognuno parla nella sua lingua. Per capire meglio il senso delle espressioni è bene anche incontrarli nel linguaggio e discutere insieme. Il senso comune oggi è molto polemico, spesso litigioso; chi va alle mostre d’arte, spesso polemiche, subito entra in polemica con gli autori… Ma discutere d’arte, invece, è cercare nascoste armonie. Per creare un ’discorso in immagini’ comune, perciò, che indichi la via con qualche organicità di senso, è bene ragionare insieme sul tema, il senso del sacro, guidati da voci e mondo della cultura novecentesca, che ha cambiato alquanto la tradizione in proposito. Il 2 maggio hanno guidato la riflessione e la seguente discussione Mons. Adolfo Russo e Massimo Iiritano, presidente nazionale di Amica Sofia e studioso di Gioacchino da Fiore. Organizza l’evento C .Gily Reda. Tutti gli artisti, specie se non son potuti intervenire, sono stati invitati a pubblicare una loro opinione in giornale wolf, partendo dal primo catalogo della Mostra sul Senso del Sacro, 2018 (De Rosa ed.). Inizia Michele Roccotelli, presente lo scorso anno col quadro che illustra l’articolo. Ha descritto la sua intenzione per il 2019: ma si può anche giudicare il catalogo 2018, che ha mostrato in foto l’ipotesi degli organizzatori: del sacro, oggi si ha un’idea estremamente diversa: l’entropia rischia di far perdere il senso stesso del temine. Quest’anno il sottotitolo è Fragilità e Incompiutezza dell’Umano. Continue reading “Michele Roccotelli: la Mostra del Sacro. 2 maggio 2019”

Momenti difficili

di Adolfo Giuliani

I giovani combattono sempre per una ragione importante. A Napoli, dopo l’8 settembre del ’43 (seconda guerra mondiale) i ragazzini, e quelli un po’ più grandi, detti scugnizzi, assieme alle donne, combatterono una grande battaglia contro i Tedeschi, che barbaramente uccidevano e distruggevano tutto. Le Quattro Giornate di Napoli sono l’esempio e la conclusione di tanta sofferenza vissuta dai Napoletani. Fu un’esplosione naturale di un popolo che sa soffrire, ma la sua dignità non poteva sopportare di più. Le Quattro Giornate nascono da una reazione spontanea, non preparata da movimenti antifascisti. Sono stati momenti nati dalla voglia di ribellarsi alla violenza. Senza gli scugnizzi, e senza le donne, non ci sarebbero state le Quattro Giornate né la Resistenza nazionale più organizzata. Questo lo dice uno che ha lottato da ragazzino dietro le barricate. Le Quattro Giornate di Napoli sono state il cuore e la forza motrice della Resistenza, è da questo esempio che sono nate altre iniziative in Italia. Continue reading “Momenti difficili”