Anno: 2018

Adolfo Giuliani presenta il suo ultimo libro da Pironti

di Redazione

E’ stato presentato presso la Sede della Casa Editrice Tullio Pironti, Piazza Dante 30-31 Napoli, l’ultimo libro di Adolfo Giuliani, “Il Trebbeto”, che insieme agli altri due del 2016, “La parola al Bidone-pensieri esasperatisti” e “Esasperatismo-Pericoli Globali”, formano un cofanetto-raccolta. Ha moderato l’incontro Clara Guarino, al tavolo l’autore, l’editore, Clementina Gily, Domenico Raio, Carlo Roberto Sciascia. I poeti Anna Maria Casassa e Ciro Ridolfini hanno letto brani di poesia.

Subito dopo la presentazione Adolfo Giuliani ha consegnato il prestigioso premio Bidone d’Oro all’editore Tullio Pironti con la seguente motivazione: “Nel panorama intellettuale e culturale partenopeo, Tullio Pironti si è distinto come custode della continuità e tradizione familiare, proseguendo e preservando l’attività editoriale dei suoi avi, ma si è anche…

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Cinema al Museo Madre – Martone in opera totale

di Redazione

La fotografia di una pineta caprese in bianco e nero apre al Madre fino a settembre la mostra che unisce i 41 anni di cinema d’autore, di Mario Martone, in percorso unitario. Il bosco apre sul futuro, che completerà il trittico sulla storia, con Come eravamo e Il giovane favoloso, ragionando sulla ribellione in cui Capri rappresentò un sogno di libertà nel tempo circolare in cui la rivoluzione è parte del moto. Un’intuizione che si richiama a Beuys ed alla sua riflessione sul terremoto.

L’opera totale dura nove ore e mezzo, tutta intera una giornata di apertura del Museo Madre – raccogliendo quell’idea di Wagner e Nietzsche dell’opera totale come recupero di una integralità dell’opera d’arte, cui risponde e che manifesta l’integrale partecipazione della gente all’opera, echeggiando i tempi antichi in cui il teatro ospitava chi era già nell’opera con il coro.

Nella seconda sala (G. L. Riccio) 4 pareti, 4 megaschermi, con 36 poltroncine girevoli al centro ospitano spettatori con le cuffie che alternano la loro scelta. Questa opera resterà come patrimonio stabile del Museo Madre di Napoli. «Ognuno può scegliere il video e l’audio da seguire, costruendo un personale montaggio, mentre, in sottofondo, percepisce appena il suono di una risacca».

La terza sala, infine, mostra la necessità del nesso, che è segnalata dal montaggio in unico respiro di 41 anni di lavoro. Ciò si fa collegando per crasi immagini e spiegazioni – i frammenti che con le immagini ricostruiscono il nesso della storia.

L’esposizione è aperta fino a settembre e farà parte degli itinerari del Napoli Teatro Festival Italia.

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