di Redazione
“Qui fu arso, e le ceneri non placarono il dogma; qui risorge, e la religione del pensiero non chiede vendetta. Chiede la tolleranza di tutte le dottrine, di tutti i culti e culto massimo la giustizia”, diceva Giovanni Bovio, filosofo e massone, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, il 9 giugno 1889 davanti a una folla immensa a Campo de’ Fiori che celebrava l’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno, il frate domenicano, martire del libero pensiero, condannato per eresia dall’Inquisizione e arso vivo, proprio in quella piazza il 17 febbraio del 1600.
W MM Redazione 17 febbraio – Celebrazioni per il rogo di Giordano Bruno
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