Antonietta
Perrotta
Gioca
con Danny
Software
per i bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
Coloro
che operano nella scuola sanno che i giochi possono essere inseriti nel
programma scolastico trasformandolo. A questo livello, giocando per
ruoli, il pensiero è stimolato a continui transfert e quindi le
reti d'immagini su cui si lavora costituiscono degli interi sistemici
correlati tra loro, in modo da costituite delle mappe orientative.
Pertanto, alcuni aspetti psicodinamici fanno del gioco un “contenitore”
privilegiato per lo sviluppo e l’espansione delle potenzialità
del singolo, infatti:
1.
Nel gioco è possibile
a volte trasgredire.
2.
Nel gioco è possibile,
a volte, cambiare le regole e modificare la situazione secondo la
propria progettualità.
Ogni
gioco può servire ad imparare un concetto, ad appropriarsene e a
registrarlo come conoscenza diretta. I giochi multisensoriali, rivolti
ai bambini di età prescolare, hanno lo scopo di imprimere nella mente
sensazioni tattili di qualità diversa, oppure memorie cromatiche o
piccole nozioni scientifiche, come il peso, la superficie, il volume.
Dopo i primi esperimenti il bambino si fermerà in attesa di altri
giochi e di altri esempi, ogni conoscenza non è casuale, molte scoperte
lo sono e lo sono state, ma la regola di ogni scienza è che vi
sono sempre altre regole da
scoprire. Con i bambini si può giocare in tanti modi per scoprire
queste regole:
a.
Mediante laboratori tattili
b.
Mediante le forme coperte da scoprire e le forme scoperte da
rivestire, esempio il gioco del packaging per i bambini dai due
ai tre anni.
c.
Mediante i colori a “macchie”
d.
Mediante la scoperta di personaggi nascosti, nell’immagine
bidimensionale e tridimensionale per i bambini dai quattro ai cinque
anni
e.
Mediante l’immagine grafica per la conoscenza e la
memorizzazione delle forme
f.
Mediante lo stimolo visivo accompagnato dal racconto
g.
Mediante percorsi per la lateralizzazione e l’acquisizione dei
concetti base di spazio e tempo.
Tenendo
conto dei suddetti giochi, utilissimi per l’apprendimento nelle varie
fasi dello sviluppo del bambino, il software Gioca con Danny
applica la multimedialità alla didattica della Scuola dell’Infanzia e
al primo ciclo della Scuola Elementare. Ovviamente il computer non
sostituisce i laboratori senso-percettivi suddetti, ma è un supporto a
tutte quelle attività manipolative e non, indispensabili ed
insostituibili sia nella Scuola dell’Infanzia, sia nella Scuola
Elementare. Pertanto, il software Gioca con Danny ha una semplice
base didattica che ha lo scopo di consolidare quei prerequisiti
indispensabili per i bambini dai tre ai sette anni, quali la
lateralizzazione, i concetti direzionali, i concetti di dimensione, la
memorizzazione cromatica, le prime regole riferite al rispetto
dell’ambiente: il tutto mediante il supporto della grafica e del
racconto.
Lo
storyboard è stato così strutturato:
-
Presentazione:
il software è presentato
da Kimmy il grillo, la mascotte che accompagna e guida il bambino
per tutta la durata del gioco.
-
Scuola:
la
sezione “scuola” rispetta un ordine logico-temporale, secondo il
quale il bambino
accompagna Danny, il protagonista del
gioco, nella sua giornata scolastica.
-
Parco:
la
sezione “parco” è divisa a sua volta in cinque diversi percorsi
integrati da giochi interattivi.
-
Mixer tra dialoghi e
musiche:
Il
mixer tra dialoghi e musiche ha lo scopo di “stimolare”
l’interesse del bambino verso un’attività ludica inserita in un
contesto sonoro-musicale-mediale.
Compito
finale dell’insegnante sarà quello di guidare i piccoli alunni verso
una riflessione sulla realtà culturale contemporanea.
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